CALDEI NON CI STA "Tutte cose fantasiose: c'è la regia di qualcuno?"

CITTA' DI CASTELLO - Stavolta perde la pazienza il numero uno del Città di Castello Stefano Caldei, e -proprio come un altro sicuramente più importante presidente di alcuni anni or sono- sbotta in un deciso “non ci sto”!

Sentiamo cosa lo ha fatto tanto arrabbiare:
“E' praticamente tutta la stagione che alcuni organi d'informazione ci danno addosso sempre e comunque, 'a prescindere' avrebbe detto Totò, e ben al di là delle nostre colpe (che ci sono, non le ho mai negate, tanto da spingermi sovente a far pubblica ammenda presso la tifoseria, e più in generale la città). Tuttavia, quando leggo cose non vere, e fantasiose ricostruzioni che non trovano riscontro nella realtà allo stato dei fatti, comincio ad insospettirmi ed a pensare che certi assalti all'arma bianca non son frutto soltanto di malanimo personale, o cattiveria gratuita: bensì mi appaiono come ispirati da qualcuno che ha il proprio interesse nel mettere in pessima luce la Società che rappresento, magari per dimostrare che i depositari del 'verbo' calcistico qui da noi risiedono altrove rispetto a viale Europa. E gli strumenti che adopera per il raggiungimento dei propri fini si manifestano -è questo l'aspetto più triste- tutt'altro che inconsapevoli, per diversi motivi... Cominciamo subito col dire che, se qualcuno vuol farsi avanti per avere un ruolo nel Città di Castello noi lo accoglieremmo a braccia aperte: ci siederemmo attorno ad un tavolo, e ne parleremmo in maniera assolutamente serena. Colgo anzi l'occasione per annunciare che, comunque vadano le cose, Stefano Caldei non sarà il presidente per la stagione 2017/18: sono stanco, davvero, specie di prendere cazzotti in faccia a fronte -questo penso che i più non potranno negarmelo- di un impegno strenuo e del tutto disinteressato per il club che rappresenta la mia città. Un'altra cosa che mi fa ribollire il sangue: se i calciatori biancorossi del 2015/16 incontrano il fiduciario dell' AIC Fiumana sarà, che so, per parlare del tempo, o della finale di Champions della Juventus. Non certo del Città di Castello, dato che tutte, e sottolineo tutte, le varie posizioni sono da tempo definite! Se invece gli atleti del 2016/17 si vedono col rappresentante dell'Assocalciatori, lo sarebbe solo per poche migliaia di euro complessive, che abbiamo promesso di corrispondere in tempi rapidi -e mi dispiacerebbe se qualcuno non si è fidato-. C'è dell'altro: Fiumana viene spesso a trovarci in sede, mai abbiamo discusso dell'ipotesi sopra descritta: credete che non vi avrebbe fatto nemmeno un fugace accenno?... Certo che faremo l'assemblea, ed anche presto, ma non c'è nessun legale che 'ha in mano l'intera situazione': c'è invece un noto avvocato, mio amico personale, che ci dà una mano per gli aspetti burocratici, e null'altro. Da tutto ciò a delineare oscuri scenari di fallimento, mi sembra decisamente troppo! Sul silenzio della Società: avevo promesso una conferenza stampa a fine campionato, non abbiamo ancora potuto darvi luogo per problemi, personali e di lavoro, di uno dei membri più rappresentativi: spero vivamente di poterla indire al più presto, così sarò ancora più chiaro. Ultimissima cosa: da settembre ad oggi nessun giornalista tifernate mi ha mai chiamato. Se c'erano aspetti da chiarire, prima di lanciarsi in ipotesi fantasiose, forse ciò sarebbe stato opportuno, non mi sono mai negato. Ma probabilmente faceva comodo evidenziare solo le 'proprie' verità...”.

Fine dello sfogo. Per ora...

Ufficio Stampa Città di Castello