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TIFERNO, 'PALLA' AL DOTTOR CHIONCHIO "Per Eramo tecnica innovativa"

Tramite l'Ufficio Stampa del Tiferno 1919 otteniamo le dichiarazioni del dottor Mauro Chionchio, responsabile dello staff medico biancorosso e Ortopedico di alto profilo del 'Silvestrini'

CITTA' DI CASTELLO - Spesso il loro lavoro è messo in secondo piano e invece sempre più di frequente sono decisivi, determinanti. Ben lo sanno al Tiferno 1919 dove si cerca di fare le cose al meglio possibile e non a caso hanno ingaggiato un professionista del calibro del dottor Mauro Chionchio per guidare lo staff medico biancorosso.

Non un capo qualunque, ovviamente, ma un Ortopedico di alto profilo, facente parte dello staff del prof. Caraffa al 'Silvestrini', responsabile degli Ambulatori di Ortopedia Pediatrica presso l'Ospedale S. Maria della Misericordia Perugia, stante la sua specializzazione in ortopedia e traumatologia ed esercitante la propria attività chirurgica presso la stessa sede e come attività di intra-moenia allargata presso lo studio al Centro Soteria di via Firenze 115 a Bastia Umbra.

E' con lui che facciamo la settimanale chiacchierata biancorossa.

Dottore, siamo curiosi si sapere come è nata questa collaborazione con il Tiferno 1919 dell'avvocato Bianchi?
"Per una amicizia che dura da tanti anni con Roberto, almeno dieci anni. Tra noi c'è una stima ed un'amicizia importante, sia a livello affettivo che professionale, ognuno per i suoi ruoli ovviamente".

Appassionato di calcio nella vita?
"Non troppo per la verità... Tanti anni fa sono stato nello staff medico del Perugia Calcio coinvolto dal professor Cerulli, ma ad un certo punto ho chiesto di poterne uscire: non ero abbastanza appassionato..."

E ora come mai questo nuovo coinvolgimento calcistico?
"E' solo 'merito' di Roberto: non potevo dirgli di no, troppo forte il nostro legame!"

Segue con assiduità la squadra nelle sue gesta sportive?
"Diciamo di si, quando riesco, ogni tanto ce la faccio".

Le piace come gioca la squadra?
"Si si è molto divertente, però per me la parte più divertente è vedere Roberto: sbraccia, si agita, da ammirarlo in tutto il suo show. Pagherei il biglietto solo per quello!"

La forza del presidente e la sua passione come quella del figlio Michele, direttore generale, del resto sono probabilmente la marcia in più in questo Tiferno, però immaginiamo ci sia anche il suo profondo contributo nel primato dei biancorossi!
"Non lo so sinceramente, questo bisogna chiederlo a Roberto. Penso di aver fatto un buon lavoro, anche insperato in certi versi come nel caso di Eramo e invece grazie ad una tecnica innovativa l'abbiamo rimesso al centro della difesa".

C'è particolare collaborazione immagino con lo staff tecnico e con il resto dei suoi collaboratori?

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"Assolutamente si, l'impegno è sempre particolare perchè comunque i giocatori vanno seguiti, vanno valutate tutte le varie situazioni, c'è un lavoro di squadra".

Qual è il suo rapporto con gli atleti del Tiferno?
"Purtroppo non ho ancora avuto modo di approfondire con troppi di loro, e da una parte per fortuna perchè vuol dire che non hanno avuto problemi; però devo recuperare da questo punto di vista."

Lei è a capo di quel "lato oscuro" del Tiferno, ovvero un perfetto team di professionisti che permette ogni domenica ai calciatori di essere in campo.
"Il nostro compito è quello di fornire salute al giocatore e possibilità di vincere alla squadra. Direi che sono ampiamente soddisfatto di essere riuscito a fare entrambe".

Ha dovuto raddrizzare parecchi 'pazienti' biancorossi?
"Per fortuna no, soltanto tre, speriamo di non intervenire troppe volte".

Quanto può influire il lavoro di un professionista del suo calibro nel rendimento di una squadra, specificatamente del Tiferno 1919.
"Secondo me tanto, spesso fa la differenza, gli infortuni nel calcio sono molto frequenti e la capacità di rimetterli in campo fa la differenza. I calciatori vengono presi perchè facciano la differenza in campo e noi dobbiamo fare di tutto per rimetterli in campo, salvaguardando come ripeto la loro salute in primis, però dover fare a meno di certi giocatori è decisivo e quindi bisogna cercare di unire le due cose".

Il dottor Mauro Chionchio è a capo di uno staff sanitario biancorosso che comprende anche l'ecografista Dottor Adamo Stocchi ed il fisioterapista Stefano Cumbo. A stretto contatto ovviamente anche il preparatore atletico Gabriele Brachelente che si occupa dell’aspetto atletico e di preparazione dei giocatori.

A cura dell'Ufficio Stampa del Tiferno 1919

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  Scritto da Redazione il 26/10/2018
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