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MATTEO PERO NULLO E' GIA' CARICO: "C'è tutto per una grande stagione!"

FILIPPO FELIGIONI
SAN SISTO - Fantasista di grande tecnica, dalle giocate decisive e dal dribbling ubriacante, Matteo Pero Nullo (nella foto tratta dal profilo Facebook) ha firmato ad inizio luglio per il San Sisto, la società del patron Fabio Scarabattoli che quest’anno punta alla parte alta della classifica.

L’attaccante classe 1985 viene da due stagioni in cui ha militato in forza all’Ellera, ma ha alle spalle anni di esperienza tra C2, Serie D ed Eccellenza che gli torneranno utili nella sua nuova avventura con la maglia bianco-celeste per puntare e raggiungere gli obiettivi stagionali: secondo Matteo Pero Nullo, la forza e l’affiatamento del gruppo e la voglia di stupire saranno l’arma vincente della squadra guidata dal mister Michele Riberti.

Dopo gli ultimi due anni all’Ellera hai deciso di firmare con il San Sisto: perché hai preso questa decisione?
“Onestamente sarei stato felice di restare all’Ellera perché ho passato due anni bellissimi, ma purtroppo dopo i primi contatti con la dirigenza mi sono accorto che non c’erano le condizioni per rimanere perché la società aveva intenzione di fare altre scelte. Anche quando giocavo a Viterbo o a Todi ho sempre preferito rinnovare e restare piuttosto che trasferirmi altrove, perché mi trovavo bene e non avevo alcun motivo per pensare di cambiare aria. Tra le offerte che ho ricevuto ho deciso di accettare quella del San Sisto perché confrontandomi con il presidente Fabio Scarabattoli e con il direttore sportivo Cristian Prelati ho capito di aver trovato una società seria. Sono molto contento dell’opportunità che mi hanno offerto e spero di ripagare la fiducia della squadra e della società con le prestazioni sul campo.“

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Nella scorsa stagione hai giocato contro il San Sisto mentre vestivi ancora la maglia dell’Ellera (14° giornata), anche se la partita è finita con il risultato di 3 a 2 per i tuoi nuovi compagni. Da avversario, quali erano le caratteristiche che pensi abbiano fatto la differenza lo scorso anno e che vi aiuteranno a fare un buon campionato quest’anno?
“Il San Sisto è sempre molto difficile da affrontare quando gioca in casa e anche se il risultato è stato negativo per l’Ellera ho un buon ricordo di quella partita, perché ero rientrato da poco da un infortunio al crociato e ho segnato il gol del momentaneo 1-1. Da avversario sono rimasto molto colpito dall’affiatamento dei giocatori e dalla continua ricerca del gioco da parte della squadra: mi ha impressionato soprattutto la loro capacità di far girare la palla e di ripartire con facilità anche da dietro, grazie a Juri de Marco (classe 1984) che è un portiere-regista capace di lanciare i terzini in avanti con palloni molto precisi. È stato facile decidere di unirmi ad un gruppo affiatato come quello del San Sisto perché conoscevo già Luca Stella (difensore classe ‘86), Simone Siena (difensore classe ‘89) e Giuseppe Russo (attaccante classe ‘93) e perché ho giocato da avversario contro il mister in Eccellenza, quando io ero a Todi e lui al Castelrigone.”

Prima di firmare hai parlato con la società e conoscevi già il potenziale della squadra. Quali sono gli obiettivi che vorreste raggiungere nella prossima stagione?
“Ho trovato un organico molto forte e una società ambiziosa, quindi l’intenzione è quella di restare nelle zone alte della classifica, ma ogni stagione è diversa da quella precedente e anche quest’anno dovremo competere in un campionato a 18 squadre che sarà lungo e diviso anche in turni infrasettimanali ravvicinati. Le nostre avversarie si stanno rinforzando molto, muovendosi sul mercato e oltre alle solite rivali come il Castiglione del Lago, l’Ellera e la Nestor, dalla prossima stagione dovremo vedercela anche con Branca e Massa Martana che sono due società neopromosse molto ostiche da affrontare quando giocano in casa. L’intenzione è quella di fare bene e puntare in alto, ma solo dopo qualche partita capiremo veramente quali sono i nostri punti di forza e quale obiettivo possiamo raggiungere.”

Rispetto allo scorso anno, cosa pensi di poter portare in più alla squadra per poter raggiungere gli obiettivi della prossima stagione?
“Dal punto di vista personale spero di poter dare quel qualcosa in più in fase offensiva e di dare imprevedibilità alla manovra: voglio mettere a disposizione della squadra l’esperienza che ho maturato fino ad ora nei vari campionati e aiutare i miei compagni a crescere. La squadra conosce le mie qualità e spero di poter incidere sulle partite con i gol, con delle giocate importanti, saltando l’uomo e aumentando la qualità dei calci da fermo. Di solito riesco ad esaltare le mie qualità quando gioco da falso-nueve o da fantasista, perché fin da bambino ho sempre ammirato i grandi uomini e i fuoriclasse come Del Piero, Baggio e Zidane, anche se per le mie caratteristiche non assomiglio molto a questi campioni perché sono un calciatore brevilineo a cui piace cercare l’uno contro uno per andare in porta.”

La scorsa stagione è stata complicata sia per l’Ellera (ultima in campionato con 11pt in 23 partite) che per te a livello realizzativo (solo 5 gol anche se in 12 presenze). Cosa ti aspetti dal prossimo campionato?
“Lo scorso anno è stato difficile per me perché sono rientrato da un infortunio al crociato solamente all’undicesima giornata e la stagione è finita alla ventitreesima con la sospensione del campionato, ma sono comunque riuscito a segnare 5 gol e a fornire assist ai compagni. Nelle prime uscite dopo il mio rientro dall’infortunio mi sentivo molto bene a livello fisico, poi ho avuto un piccolo calo nelle prestazioni e quest’anno voglio ripartire al meglio per dimostrare che sono ancora un calciatore che merita di giocare in questa categoria.”

Dopo l’interruzione del campionato c’è tanta voglia di calcio. Quali sono le sensazioni in vista della prossima stagione?
“È stata una bella botta per tutti, ma ci ha anche permesso di dimostrare che siamo un popolo resiliente e capace di adattarsi anche alle situazioni più estreme. Il calcio a questi livelli garantisce un ritorno economico secondario per la maggior parte dei calciatori, quindi la sospensione del campionato ha impedito soprattutto di coltivare la nostra passione e di divertirsi con i compagni durante la settimana. Spero che in federazione prevalga il buonsenso in vista della preparazione della prossima stagione, perché sarebbe impossibile pensare di applicare lo stesso protocollo che è stato pensato per i campionati professionistici. Noi calciatori siamo pronti e non vediamo l’ora di poter ricominciare a praticare lo sport che amiamo, ma vogliamo avere le condizioni giuste per poterlo fare in sicurezza.”

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  Scritto da Filippo Feligioni il 16/07/2020
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