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Il mondiale di inverno può favorire gli inglesi?

 

L’eccezionalità dei Mondiali di calcio 2022, la cui scelta di individuare il Qatar come Paese ospitante ha “costretto” a un cambio (mai avvenuto prima) del periodo del torneo, ci farà accorgere meno dell’assenza degli azzurri?

È una magra speranza ma lo sapremo a novembre, quando anche la Champions League 2022/23 si fermerà per far posto al maggior palcoscenico internazionale, dopo una fase a gironi che inevitabilmente sarà cominciata prima del solito, dal 6 settembre, e finita prima dell’inizio di Qatar 2022, con gli esiti definitivi delle squadre che avranno passato il turno. Anche la Serie A italiana si fermerà una settimana prima del Mondiale, per riprendere poi a torneo concluso.

 

Questo Mondiale “invernale”, che tecnicamente sarebbe meglio definire autunnale, con la finale che andrà in scena una settimana prima del 25 dicembre, potrebbe favorire una nazionale in particolare, l’Inghilterra, proprio in virtù dei risultati storicamente buoni dei propri club nella fase a gironi delle competizioni continentali. Sono infatti le partite secche a mettere più in difficoltà il calcio inglese e la probabile iniezione di fiducia di un buon inizio Champions sarebbe un vantaggio non da poco.

 

D’altro canto, se l’Inghilterra è l’eterna favorita, come lo era anche per gli Europei dello scorso anno, è innegabile che il peso psicologico della pressione la tradisce ogni volta, nonostante la grinta espressa dai propri giocatori che, non potendo contare su un calcio raffinato, hanno però dalla loro l’arrivare sempre in grande forma agli appuntamenti importanti. Spazio dunque, nelle quote vincente Mondiali, anche alle nazionali sudamericane, con il Brasile di Neymar al primo posto, seguito a ruota dalla Francia di Mbappè campionessa in carica in virtù della vittoria di Russia 2018, poi la già citata Inghilterra, la giovane Spagna di Enrique e l’Argentina, detentrice della Copa America 2021. Chiudono la rosa delle favorite la solida Germania e il Belgio, che cercherà di rifarsi dopo la delusione del torneo continentale.

 

Diamo qualche numero: 8 gironi, 32 squadre, con la composizione dei gruppi ancora non del tutto completata (girone B, D e E). Nessun problema per il Brasile, nel girone G insieme a Svizzera, Serbia e Camerun; interessante il girone H con un probabile testa a testa tra Uruguay e Portogallo che promette scintille.

Calcio di inizio il 21 novembre, con Senegal-Olanda alle ore 11, mentre per la prima partita di “peso” dovremo aspettare il 27 novembre con Spagna-Germania, la grande sfida del girone E.

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  Scritto da Redazione il 22/06/2022
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