LA VIS FOLIGNO ALZA LA VOCE: "Il vaso è colmo!"

 

Disappunto che è figlio di troppe situazioni che per tutto l'arco di questo campionato di Promozione regionale, ci stanno "lentamante e agonizzanti" accompagnando verso un finale di campionato che vede penalizzata in maniera palese la squadra di via Grumelli.

 

Potremmo dilungarci ad elencare tutti gli episodi arbitrali che definiremo al quanto "discutibili" o soffermarci sulle sventagliate di cartellini gialli e rossi e rigori "contro",partita per partita ... Potremmo, ma non lo faremo.

 

Vogliamo piuttosto porre l'attenzione sull'atteggiamento degli arbitri e collaboratori (sulla carta degli arbitri) quasi sempre saccente e supponente nei nostri confronti,al punto che anche a fronte di richiesta (educata) da parte di dirigenti e calciatori in merito a semplici delucidazioni sul proprio operato, hanno spesso voltato le spalle o addirittura abbozzato sorrisi ironici, soprattutto nelle nostre gare casalinghe. 

 

Questo fa male. Fa male al calcio dilettantistico e soprattutto alla dignità di una società,la VIS FOLIGNO,ricordiamo essere la più longeva del territorio folignate che dal 1964 ha sempre operato per il bene dei giovani e onorato i propri impegni in tutte le sedi,sempre tenendo un profilo caratterizzato dalla massima educazione e disciplina.

 

Quanto convintamente detto,non vuole essere assolutamente un alibi per giustificare la situazione precaria di classifica nella quale siamo posizionati perché,se da una parte potremmo "giocare meglio a calcio" ,dall'altra gli ostacoli elencati in precedenza,stanno facendo da contraltare alla nostra passione tanto da vedere negli occhi dei calciatori un senso di impotenza disarmante.

 

La dignità,la nostra, nessun atteggiamento strafottente o palesemente arrogante nei nostri confronti soprattutto di giovani arbitri che dovrebbero essere garanti di un corretto confronto nel rettangolo verde,comunque non verrà scalfita.

 

Ci auguriamo che la VIS FOLIGNO "riceva" per le ultime partite, arbitri che svolgano il loro "mestiere" in maniera asettica senza condizionamenti di sorta e di classifica,altrimenti,saremo costretti a rivedere i nostri programmi calcistici futuri.

 

Chi vivrà, vedrà."