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I giovani nel 2024 amano gli smartphone più del calcio?

 

Pur rimanendo uno degli sport più famosi al mondo, il calcio si sta ritrovando a dover avere a che fare con un sensibile calo di popolarità, soprattutto nel mondo giovanile. Le costanti evoluzioni tattiche di questo sport, infatti, hanno portato come conseguenza un allontanamento del pubblico più giovane dalle dinamiche di questo sport professionistico, in cui viene sempre maggiormente esasperata la necessità di fare un risultato senza rischiare troppo piuttosto che favorire lo spettacolo con gol e giocate di grande livello.

In questi anni la crisi del calcio tra i giovani è stata dettata da varie motivazioni che proveremo ad analizzare di seguito.

Perché il calcio sta annoiando i giovani?

Come dicevamo, il pubblico più giovane si sta sempre più distaccando dal mondo del calcio. Questo perché, come avevamo accennato anche prima, rispetto al passato le partite risultano molto più monotone e decisamente meno divertenti. La maggior attenzione tattica a cui il professionismo è andato incontro, infatti, valorizza le prestazioni di squadra ma, al contempo, inibisce le componenti più spettacolari di questo sport. Gol, dribbling e lampi di classe infatti vengono confinati a momenti sparuti dei match, senza trovare una continuità rilevante nel complesso delle partite.

Anche alcuni format del calcio, ancorati a un passato ingombrante, stanno finendo per sfavorirlo agli occhi di un pubblico più giovane. Le partite e le competizioni sono praticamente onnipresenti ogni settimana, il che sta quindi generando una sovraesposizione mediatica la quale, paradossalmente, sta facendo più danni che altro. Inoltre, molte delle gare delle competizioni professionistiche non solo hanno ritmi molto spezzettati ma, in caso di tempi supplementari, durano anche forse più del dovuto. Il calcio, quindi, sta diventando quasi “noioso” per le nuove generazioni, in riferimento alle categorie superiori ma anche a quelle minori, poiché rappresenta qualcosa di lento quando il mondo invece va sempre più veloce, con ritmi – giustamente o meno – frenetici.

I dati sull’allontanamento del pubblico giovanile

Uno dei dati principali a sostegno di questa tesi riguarda la frequentazione da parte dei giovani tifosi degli stadi, ovvero gli impianti nei quali si può assistere da vicino alle partite di calcio. Secondo ricerche recenti, infatti, soltanto il 17% della Generazione Z si reca negli impianti sportivi per assistere ai match del gioco del pallone, contro il 49% di tifosi con età vicina o superiore ai 70 anni.

Oltre a questo, bisogna sottolineare anche come sia aumentata la fruizione dello sport sui dispositivi mobili. Moltissimi giovani infatti preferiscono fruire di una partita di calcio su uno smartphone piuttosto che in un impianto tematico. Ma, in termini molto più generali. L’allontanamento percepito è favorito anche dagli sviluppi tecnologici e dal bisogno di questa generazione di ottenere un divertimento che sia celere e immediato. 

La maggiore immediatezza dei giochi online

Proprio in merito a questo discorso, possiamo individuare i giochi online come una delle cause più forti per analizzare la diaspora che sta portando via un pubblico di giovani e giovanissimi dal mondo del calcio.

Tecnologia e pallone sono riusciti a convivere per decadi (e lo faranno ancora) senza pestarsi i piedi, tanto è vero che – come sottolineavamo prima – la fruizione dello sport è diventata fondamentale su dispositivi mobili. Al tempo stesso, però, i giovani d’oggi preferiscono di gran lunga giocare a un videogioco online in compagnia degli amici collegati da remoto – che sia su smartphone o su console - piuttosto che guardare una partita di calcio dai ritmi spezzettati e stanchi. Anzi, l’esperienza online ha consentito di rivalutare tantissimi giochi che rischiavano di andare in disuso nella loro versione tradizionale rendendoli, invece, mediatici e non più di nicchia. Si può pensare, per esempio, al 7 e mezzo online o anche al poker, per fare degli esempi concreti di giochi comunque famosi e giocabili comodamente da smartphone o altri dispositivi mobili.

Proprio per la facilità di fruizione dei vari giochi, indipendentemente che si tratti di prodotti delle case videoludiche o di mini giochi presenti su siti web, il calcio sembra aver perso un po’ di appeal rispetto alle generazioni più recenti, che preferiscono un altro tipo di divertimento. O anche, semplicemente, prendere lo smartphone per passare un po’ di tempo sui social, interagire con le altre persone, guadare una serie tv sulle app di streaming.

I possibili rimedi

L’unica possibile soluzione sembra quella di studiare nuovi format che rendano il calcio uno sport maggiormente frenetico e appassionante. L’esempio del caos portato dalla Super League è stato eclatante e sembra non essere stato unicamente un fuoco di paglia. Inoltre, proprio alcuni dei tornei più importanti al mondo come la Champions League o il Mondiale per Club di recente hanno modificato il loro format per rendersi più appetibili nel corso delle prossime decadi e sperare di recuperare un po’ di gap generazionale.

Oltre a questo, sarà fondamentale studiare nuove regole per sostenere la modernità del calcio e i bisogni del nuovo pubblico di riferimento. Tra le altre cose, per esempio, si sta discutendo su un nuovo regolamento per ciò che concerne il fuorigioco e sull’abolizione dei supplementari in alcune competizioni. In questo discorso proprio gli atleti rischiano di diventare le vere vittime, delle pedine mosse di continuo e “costrette” a giocare un’infinità di partite che rischierebbero poi di generare anche un aumento di infortuni.

Una cosa è certa: il mondo del calcio sta perdendo tanto pubblico giovane ma, almeno per adesso, i tentativi fatti per recuperare non sembrano aver generato alcun risultato a lungo termine.

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  Scritto da Redazione il 23/04/2024
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