SCATTOLINI SCRIVE PER NOI Eccellenza: non è un campionato per 'vecchi'

Gentilissimi Lettori, comincia oggi una collaborazione di cui andiamo fieri. Il collega Alberto Scattolini scriverà infatti per Settecalcio.it, fornendoci i suoi spunti, le sue riflessioni, i suoi approfondimenti. Siamo davvero orgogliosi di ospitare una penna di classe come quella di Alberto, professionista indiscusso ed indiscutibile, del quale ci piace l'aplomb e in generale lo stile con il quale si propone, da sempre, nell'ambito del calcio regionale, in quello dilettantistico in particolare, suo (e nostro) grande amore! In questo mese di agosto il caro Alberto ci arricchirà con alcuni interventi che saranno una sorta di prologo ad una rubrica settimanale che prenderà il via a settembre. Grazie Alberto e benvenuto nella piccola, ma tenace squadra di Settecalcio.it

Stefano Bagliani

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A CURA DI ALBERTO SCATTOLINI

“Puntiamo su un allenatore 'giovane' o su uno 'esperto'? Puntiamo sull'entusiasmo di un 'debuttante' o andiamo sul sicuro con un 'veterano' che conosce bene il campionato? Ma quant'è il nostro budget?”

Sono, più o meno, le domande che, solitamente, nel mese di maggio, ma spesso anche a giugno, le società si pongono quando si ritrovano a programmare una nuova stagione. Spesso la scelta viene legata agli obiettivi, anche se non c'è mai una controprova sul fatto che esistono allenatori per la salvezza ed altri per vincere i campionati. Da sfatare dunque anche quel luogo comune secondo cui 'l'età e l'esperienza' rappresentano sempre un valore aggiunto per centrare l'obiettivo.

Ma andiamo ad immaginare come sarà il prossimo campionato di Eccellenza. Lo facciamo aprendo la 'carta di identità' dei tecnici. Il più giovane è ANDREA BRICCA (35 anni), il più 'esperto' è LUCIANO MARINI (61 anni). Quasi 30 anni di differenza, uno spazio temporale dove il tecnico di Arrone ha vinto tanto, ed in piazze particolarmente importanti, a partire dal quella di Foligno.

L'età media dei tecnici della prossima Eccellenza è di 46 anni. Possiamo definirla, in linea di massima, un mix quasi perfetto di 'giovinezza' ed 'esperienza', di 'vigore' e 'razionalità'. E mi rimane obiettivamente difficile classificare i due ultra sessantenni Luciano Marini e Gianni Francioni come 'vecchi' del campionato perché continuano a mescolare alla loro lunga carriera un entusiasmo senza età e senza limiti. Ed i risultati conseguiti anche negli ultimi anni sono lì a dimostrarlo.

MARINI 'il vecchio' e BRICCA 'il giovane', proviamo a tirar giù una loro fisionomia, seppure approssimativa, con alcune domande. Se Marini si definisce un allenatore “giovane ed esperto”, BRICCA scommette sulla sua “umiltà e tenacia”, sottolineando due suoi amori: “il calcio e la mia bambina”. Il 'Giovane' mi dice di non avere soprannomi, ma il 'Vecchio' ce l'ha eccome: “una volta mi chiamavano Al Pacino...”.
Che campionato sarà? “Considerato che non ci sono più tante squadre umbre in serie D , l'Eccellenza sarà sicuramente il campionato più importante e più seguito”, dice convinto Luciano, mentre per Andrea sarà una stagione “difficile, ma anche entusiasmante”.

Le favorite? Marini vede “Bastia, Petrignano, Angelana, Cannara ed Orvietana”, Bricca non si sbilancia: “ci sono molti team ben attrezzati e con ottimi giocatori”. E quella che vi piace di più? Marini neanche ci pensa un attimo: “Il Massa Martana”, Bricca la prende un po' alla larga: l'Angelana ha un ottimo allenatore”.

Adesso provo a capire cosa significa la forza dell'esperienza e delle esperienze, e gli chiedo: è più difficile la notte prima della partita o quella dopo? Per Marini si dorme “peggio quella dopo”, per Bricca “il pre ed il post emanano emozioni completamente diverse, comunque non vedo l'ora di viverle entrambe”. Spesso mi sono domandato se, in genere, è l'allenatore a doversi eventualmente adattare alla rosa che ha a disposizione o viceversa. Luciano, dopo aver rimarcato che non ha un modulo preferito, è convinto che “è l'allenatore a doversi adattare ai giocatori” e su questo è d'accordo anche Bricca: “un buon tecnico deve sempre sapersi adattare. Giocherei comunque sempre con il 4-4-2”. Ma c'è un giocatore in particolare che vi piacerebbe allenare più di altri? “purtroppo non c'è più, era Michele Bobbi” e qui anche il 'freddo' Al Pacino si lascia andare ad una invisibile emozione. Bricca vorrebbe invece allenare qualche ex compagno di squadra. E con la scaramanzia come la mettiamo? “lo sono nella maniera giusta. Non esageratamente”, dice Marini. Per niente scaramantico, invece, si definisce Bricca. Ma forse è ancora troppo giovane per esserlo….perché gli allenatori, solitamente, scaramantici lo diventano...

Poi, alla fine, quando gli domando se vogliono togliersi un sassolino dalla scarpa, la risposta è secca: “non ne abbiamo”. Ma tanto, non lo avrebbero mai detto. Perché un allenatore, di qualsiasi età, sa bene che con i 'sassolini' bisogna eventualmente conviverci. Perché quando suona il telefono e si ama questo mestiere, bisogna andare ovunque, anche dove qualche sassolino te lo sei portato via durante la tua carriera. Perché come diceva Jannacci “se bisogna andare, si va!”.

In bocca al lupo a LUCIANO MARINI (61-Massa Martana), GIANNI FRANCIONI (61-Fontanelle-Branca), FABRIZIO CIUCARELLI (54-Castel del Piano), STEFANO CARDINALI (51-Angelana), CARLO VALENTINI (51-San Sisto), FRANCESCO FARSI (48- Cannara), MARCO SABATINI (47-Narnese), STEFANO FALCONE (43-Petrignano), ALESSIO TALLI (42-Trasimeno), MICHELE SCAPICCHI (41-V.Spoleto), RICCARDO FATONE (41-Orvietana), LUCA GRILLI (41-Bastia), GIACOMO BRUNI (40-PonteValleceppi), GIACOMO DEL BENE (39-Ventinella), MARCO BONURA (38-Subasio), ANDREA BRICCA (35-Lama).

Nella foto i due...estremi: a sinistra Bricca, il mister più giovane, a destra Marini, il più...esperto!