FEDELI TIENE A GALLA LA GRIFO CANNARA Per il Viole cocente ko
Il capitano dei rossi è freddo al 93' quando trasforma il rigore discusso. Assisani retrocedono in Seconda
VIOLE-GRIFO CANNARA: 0-1
VIOLE (4-2-3-1): Pietraccini, Agneletti, Pompili, Calisti, Pinchi, Silva, Ricciolini, Tanci, Andreoli (27’st Checcarelli), Falcinelli, Lutazi. A disp.: Ilardi, D’Orso, Castellani, Tofi, Turrioni. All.: Mingarelli
GRIFO CANNARA (4-3-3): Bossi, Spalloni (46’st Palmioli), Guerrini, Bellachioma, Barbarossa, Innocenzi, Passeri, Angelucci, Molinari (1’st Ciammarughi), Fedeli, Fortini. A disp.: Pastorelli, Betti, Mattonelli, Frenguelli, Mazzucchelli. All.: Angelini
Arbitro: Scarponi di Foligno
Marcatore: 48’st Fedeli (rig.)
Note: espulso al 43’pt Lutazi per doppia ammonizione. Spettatori: 150 circa
ASSISI – Derby fratricida tra Viole e Grifo Cannara al “Degli ulivi” di Assisi in cui le due compagini si giocavano la permanenza in categoria. I locali di mister Mingarelli, col vantaggio della classifica, avevano la possibilità di conseguire il pass per la finalissima con due risultati su tre; i cannaresi di Angelini, di contro, avevano un solo risultato possibile: la vittoria.
Inizio di marca Grifo Cannara, che si vedeva negare la gioia del gol dall’estremo difensore neroverde Pietraccini grazie a due interventi prodigiosi. Il primo all’8’ su Fortini che, indisturbato davanti al portiere, si vedeva respingere d’istinto la propria conclusione in calcio d’angolo; il secondo al 18’, quando sugli sviluppi di un corner calciato da Bellachioma era Innocenzi a girare di testa all’incrocio dei pali ma ancora l’ex numero uno di Spello e Trevana si superava deviando la sfera con un tuffo plastico.
La gara, successivamente, andava scemando su ritmi piuttosto bassi, con il Viole che riusciva man mano a riprendere campo e a smorzare gli attacchi ospiti. Al 25’ un brutto intervento di Silva su Molinari, costringeva il centravanti ad uscire anzitempo dal campo ed a venir sostituito tra il primo ed il secondo tempo da Ciammarughi. Nel finale di tempo episodio cruciale: Lutazi conseguiva la seconda ammonizione per un tocco di mano a metà campo lasciando i suoi in dieci ed andando anzitempo sotto la doccia.
L’espulsione, verosimilmente, ha cambiato l’inerzia della contesa. La formazione di Mingarelli, ad inizio ripresa, riusciva addirittura ad impensierire la retroguardia biancorossa con qualche sortita del vivace Falcinelli, ma senza tuttavia creare particolari timori reverenziali all’attento Bossi. Gli uomini di Angelini, nonostante la superiorità numerica, non riuscivano praticamente mai ad imbastire azioni offensive degne di nota senza tuttavia rischiare molto in difesa. Gara che si faceva particolarmente noiosa per il numeroso pubblico presente sugli spalti, con il Viole che controllava bene il campo nonostante l’uomo in meno spegnendo tutte le fonti di gioco degli ospiti.
Al 93’ l’episodio che non ti aspetti. Sulla trequarti Guerrini veniva servito da Bellachioma, uno contro uno in area col diretto avversario Calisti che, secondo il direttore di gara, commetteva intervento falloso sul numero 3 ospite decretando così la massima punizione scatenando l’ira delle Viole. Dal dischetto andava capitan Fedeli (nella foto) che non sbagliava. Ottavo centro stagionale dal suo arrivo alla Grifo da Gennaio (decimo complessivo considerando i due di Castel del Piano) ed apoteosi per i cannaresi al fischio finale. Non è ancora salvezza certa ma, dopo un girone di andata concluso con soli sette punti a fronte dei 25 messi in cascina nel ritorno, l’affermazione di Assisi ha comunque il sapore dolce dell’impresa.
Per i locali grande amarezza, anche in virtù del rigore avuto a sfavore nel finale quantomeno da rivedere alla “moviola”, sfociata in atteggiamenti tuttavia condannabili dal punto di vista dei comportamenti, in un post partita rovente che vedeva la terna arbitrale aggredita non solo verbalmente, ma anche fisicamente. Nell’articolo già presente sul nostro portale vengono riportati i fatti sopracitati e, al di la di ogni probabile ragione e/o contingenza cogente, non è stato di certo un bello spettacolo per lo sport, quando l’etica comportamentale dovrebbe essere alla base di ogni disciplina, in primis del gioco più seguito in Italia e nel mondo quale il calcio.
Spogliatoi:
TOMASSINI (Grifo Cannara): “Questa è la vittoria del mister, dei ragazzi e della società. Sono stati tutti splendidi. Per noi non era semplice – prosegue il Ds cannarese – giocare sedici finali sempre col coltello fra i denti dopo un girone di andata a dir poco deficitario. Tutti ci davano per spacciati ma il sottoscritto, cosi come il presidente e la società tutta, c’hanno sempre creduto altrimenti non avremmo preso un allenatore di esperienza e spessore come Mister Angelini. Il suo lavoro certosino, cosi come quello dei calciatori, ci hanno permesso di arrivare a compiere una mezza impresa. Ci tengo a sottolineare però – chiosa Tomassini – che questo è solamente un primo passo verso l’obiettivo che non è ancora raggiunto, dato che con quattro retrocessioni dalla D saremmo costretti ancora a battagliare. Oggi, al di la di tutto, nonostante non si sia riusciti a sfruttare a pieno la superiorità numerica non si è rischiato quasi mai nulla e la vittoria ai punti credo sia meritata.
Non si riportano dichiarazioni dalla parte delle Viole visto l’incandescente finale di gara, al quale comunque va l’onore al merito delle armi per aver disputato una gara coriacea nonostante l’inferiorità numerica per gran parte della contesa. Da segnalare la grande prova di Pietraccini, da otto in pagella per due interventi prodigiosi degni di ben altre categorie.